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Euphorbia erythraea

La pianta della settimana. Scheda tecnica

Nome scientifico: Euphorbia abyssinica 

Famiglia: Euphorbiaceae

Genere: Euphorbia

Specie: erythraea

Etimologia: Il nome del genere Euphorbia (assegnato da Linneo) viene molto probabilmente dal latino euphorbium, a sua volta dal greco εὐφόρβιον euphórbion, dal nome personale Εὔφορβος Éuphorbos, cerusico di Giuba II di Mauretania, la specie invece deriva dalla Abissinia, regione dell'Etiopia (dall’arabo habesc misto o bastardo).

Origine: endemica dell'Eritrea.

Sinonimia: Euphorbia erythraeae, Euphorbia abyssinica var. erythraeae, Euphorbia candelabrum var. erythraeae

Descrizione: Euphorbia erythraeae è una delle varietà di Euphorbia abyssinica molto coltivata anche in italia e nell'area mediterranea. E' un cactus colonnare ramificato a candelabro con brevi spine molto simile alla Euphorbia ammak. Può raggiungere 9 metri o più di altezza. Differisce dalla specie abyssinica per i rami di un verde più scuro e andoli delle coste più carnose.

Gli steli sono formati da rami quadrangolari di  4-12 cm di diametro. Di solito ha 4 coste (ma fino a 8 esemplari giovanili) molto profonde, verticali o leggermente spiraleggianti.

Ha spine triangolari, circa 10 x 7mm di larghezza solitamente con due punte.

Le foglie sono presenti solo sugli apici nuovi poi cadono. Sono lanceolate ovali, lunghe 2-5 cm. I fiori sono semplici larghi 8-12 mm, nascono da peduncoli lunghi fino a 5 mm

I frutti sono capsule di circa 12 x 15 mm di larghezza, subglobose, carnose, bianche che diventano rosso/marrone. I siingoli semi sono lisci, subglobosi, grandi appena 4,5 x 3,5 mm.

Molto interessanti e apprezzate sono la forma variegata con venature giallo o bianche prive di clorofilla e la forma mostruosa che cresce formando creste più o meno arricciate.

Coltivazione: è una specie facile da coltivare anche in piena terra. E' abbastanza veloce a crescere, in soli 3-5 anni puo' raggiungere qualche metro. Predilige comunque terriccio ben drenante con materiale non organico come argilla, pomice, pietra lavica. Non ha bisogno di frequenti rinvasi.

Fornire acqua regolarmente durante la stagione di crescita da marzo a settembre evitando ristagni. Mantenere quasi completamente asciutto in inverno. 

Quando iniziano a diventare alte se non son protette e riparate da muri vicini predisporre un palo tutore per fissare il fusto che inevitabilmente con forti venti si spezzerà diventando pericoloso. 

La posizione ideale è ombra alta o sole solo al mattino. In inverno tollera brevi gelate a condizione che l'umidità non sia troppo alta.

Moltiplicazione: Per talea. Tagliare con un coltello ben affilato, lavare lattice con acqua e lasciare cicatrizzare per 2/3 settimane sino a quando è ben cicatrizzato. Poggiare verticarmente su substrato leggermente umido. 

 

NB: attenzione al lattice bianco altamente urticante per occhi e pelle.

 

Alcune foto da Google Immagini

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Articoli | 15-01-19 07:55 | Visite: 10K

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