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Marciumi e funghi

Malattie crittogamiche nelle piante grasse

In molti mi chiedono aiuto e informazioni su come trattare piante colpite da marciumi.

I marciumi sono infatti una della malattie più frequenti dei cactus. Si tratta di funghi che si nutrono della pianta stessa ed in pochissimo tempo la divorano lasciando solo polpa marcescente e liquefatta o esternamente macchie grigie o brune.

A chi non é capitato di vedere una delle proprie piante afflosciarsi, e anche se apparentemente all'apice pare sana, sollevandola si scopre che non é più ancorata al terreno e all'interno é completamente marcio. Di solito a quel punto però è già troppo tardi per salvarla.

I funghi più comuni che colpiscono le piante grasse sono principalmente: 

Pythium, Fusarium, Phytophthora, Rhizoctonia e Thielaviopsis. 

Proprio per la loro rapidità con la quale colpiscono e si diffondono é fondamentale affidarsi a dei trattamenti preventivi.

E' anche assai difficile identificarli se non con esami microbiologici di laboratorio. Solo per citare le specie più comuni del genere del Fusarium: F. oxysporum , F. proliferatum e Neocosmospora falciformis (precedentemente F. falciforme) che sono tutti responsabili del temibile marciume molle o marciume secco.(Per approfondimenti clicca qui: https://www.mdpi.com)

 

Ma vediamo ora alcuni consigli che possono salvare delle piante non ancora troppo compromesse.

Come al solito, la prevenzione e l'osservazione risultano l'arma più efficace che abbiamo, spesso le uniche possibili. Quindi osserviamo costantemente le nostre piante con attenzione, se notiamo macchie, rallentamenti della crescita o inclinazioni e instabilità della pianta ripuliamo subito il pane di terra e verifichiamo se il colletto é sano. Il colletto infatti é la parte più sensibile essendo a contatto con il terriccio umido.

 

Come detto la prevenzione è fondamentale, il consiglio é di fare due trattamenti uno a fine inverno (inizio primavera) e uno a inizio autunno con un fungicida sistemico. Meglio se con la prima e l'ultima innaffiatura.

Esistono molti principi attivi in commercio, quello più comune  utiluzzato ad esempio per i prati inglesi é a base propamocarb ma per grandi quantità occorre il patentino.

 

Se vogliamo limitarci a dei fungicidi rameici (quelli usati da centinaia d'anni per la vigna per capirci) per ora non serve patentino e sono di facile reperibilità. Vanno nebulizzati sulle piante e mai usati nell'acqua di irrigazione (salvo diversa indicazione del prodotto). Purtroppo non essendo sistemici agiscono solo come scudo per futuri attacchi e quindi vanno usati come prevenzione.

In caso di ruggine o macchie brune di umiditá possono essere spennellati creando una crema con acqua direttamente sulla macchia fungina.

 

Ancor più dei fungicidi rameici é fondamentale garantire alle nostre piante un ambiente ostile per la proliferazione dei funghi, ovvero un ambiente luminoso,  asciutto e con grande circolazione d'acqua (evitare quindi bagni e cucine!). Quindi molto meglio freddo, areato e asciutto piuttosto che caldo umido.

 

Ma cosa fare se abbiamo una pianta malata?

Per prima cosa come detto la svasiamo e la ripuliamo dal pane di terra. La terra si butta e non si riusa. La pianta deve essere isolata dalle altre, completamente ripulita da parti di polpa marce (solitamente molli e brune). Si deve arrivare alla parte completamente sana e andsre poco più su. Se la parte rimasta sana é almeno il 50% del fusto ci sono speranze di salvarla. Disinfettiamo il coltello ad ogni taglio.

Lasciate la polpa aciugare all'aria sino a quando non é completamente cicatrizzata. Volendo si può cospargere il taglio con pasta caffaro, zolfo, alcuni usano cannella o talco (anche se non ho mai provato).

Eviteremo di usare fungicidi liquidi per non aggiungere ulteriore umidità. 

A questo punto osserveremo ed in primavera/estate poggeremo la pianta su pomice o perlite per far si che possa radicare velocemente.

In alternativa se si ha a disposizione un portainnesto, e le temperature lo consentono si può tentare il salvataggio con un innesto.

 

Buona coltivazione!

 

 

Nella foto sotto un vecchio esemplare di Mammillaria hahniana colpita da fusariosi (Fusarium) riconoscibile per la caratteristica colorazione rosso / arancione dei vasi linfatici attraverso i quali si propaga.

 

Tags: FUSARIUM , PYTHIUM , RHIZOTONIA, BOTRYTIS CINEREA, OIDIO, MAL BIANCO, BOTRITE, FUMAGGINE

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Malattie e Cure | 04-01-22 18:21 | Visite: 7K

Ciao a tutti! Vi chiedo un disperato aiuto. Sulla mia stetsonia coryne sono apparse macchie marroncine sommitali... nel frattempo c erano piccoli insettini bianchi nel terriccio che io trovavo ogni tanto nel sottovaso. Mi era stato detto xhe potevano essere totalmente innocui. Dopo circa 20 giorni le macchie sono diventate grigie, con la cute come se si fosse raggrinzita... non fanno odore e sono dure. Potrebbe essere muffa grigia?

Commento del 25-12-2022 19:38 di Matteo

Ciao Matteo, ti ho risposto via mail

Commento del 27-12-2022 13:39 di Sergio

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