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Euphorbia eritrea variegata in pericolo?

La rubrica dei consigli

Chiara mi chiede aiuto su Instagram @unsitodelcactus per la sua  Euphorbia eritrea variegata

 

Il suo messaggio:

Ciao! Perdonami se mi permetto di scriverti ma ho trovato la tua pagina su un blog e ho pensato che mandarti un messaggio fosse la cosa migliore per la mia euphorbia :)

Ho un’euphorbia variegata, premetto che la bagniamo una volta al mese, di luce però non ne prende granchè. Abbiamo notato che sta diventando un po’ marrone in prossimità delle estremità diciamo. 

Il fusto non è compromesso è solo in prossimità delle spine.

Secondo te cosa può essere? Grazie ancora

 

La mia risposta:

Ciao Chiara, grazie per la fiducia.

Dalle foto è sempre difficile apprezzare bene il problema ma ci provo. Sembra normale lignificazione delle coste sui fusti più vecchi oppure funghi conosciuti come ruggini perché appunto colorano l'epidermide di colore marron bronzo. PEr capirlo devi toccare e osservare bene le parti imbrunite e se sono molli e aumentano in breve tempo allora si tratta di funghi. Un fungicida rameico dovrebbe contrastarli. Nel frattempo tanta aria secca e sole del mattino se possibile.

La porzione di fusto colpita (solo le coste) è una parte delicata dove si accumula condensa che in condizioni normali grazie al vento e al sole evapora velocemente. In casa questo avviene con molta più difficoltà. Allo stesso tempo il danno circoscritto ad una sola costa mi fa però pensare anche alla possibilità di un trauma dell'epidermide dovuto ad esempio ad una caduta o ad un colpo ricevuto della pianta da un lato. Ma è solo una possibilità.

Io visto l'affetto per la pianta per maggior tutela taglierei un ramo sano per fare in primavera una talea e duplicare la pianta. Sul sito se cerchi talee euphorbia trovi i passaggi su come fare (qui trovi l'articolo).

Mi raccomando, se vedi che le macchie aumentano e si diffondono più o meno rapidamente allora di tratta di attacco fungino e bisogna intervenire rapidamente.

Questo tipo di malattie si possono solo prevenire con prodotti in libera vendita a base di rame. Per attacchi già in corso si può fare poco se non tagliare la parte malata per non contagiare il resto.

Purtroppo la posizione poco luminosa e all'interno della casa non aiuta. Sono piante che amano ambienti molto luminosi e areati quindi per quanto possibile cercagli una sistemazione migliore, più vicina alle sue naturali esigenze. La giusta coltivazione è la miglior prevenzione per qualsiasi malattia.

Un ultimo aspetto riguarda le innaffiature, senza dilungarmi troppo sulla tipologia di terriccio (se vuoi approfondire trovi tutte le info gratuitamente su www.unsitodelcactus.it) innaffiala solo se il terriccio é completamente asciutto sino in fondo e non solo in superficie (infila il dito) questo perché si asciuga diversamente in estate piuttosto che in inverno e innaffiare con una scadenza precisa rischia di scompensi idrici dia in difetto ma ancor peggio in eccesso.

Buona coltivazione!

 

 

AGGIORNAMENTO:

Chiara mi ha avvisato che, guardando meglio il colletto della pianta (era nascosto dalla terra), il marciume  purtroppo sembra essere partito da li. La lezione che impariamo da questa esperienza è che comunque anche se la parte aerea sembra in buono stato, ma la pianta avizzisce, non cresce oppure sembra essere solo in parte poco compromessa è fondamentale ispezionare l'apparato radicale possibilmente svasando completamente la pianta e approfittando per un rinvaso con terra nuova. D'altronde se ci pensiamo il nutrimento arriva da li. Grazie Chiara di aver condiviso la tua esperienza che arricchisce tutti.

Ti auguro di far radicare presto le talee di salvataggio, in caso contrario se passi in Sardegna te ne darò io delle mie! :)

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Articoli | 08-11-23 13:42 | Visite: 441

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