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Gli errori più comuni nella coltivazione delle piante grasse e come evitarli
Coltivazione in pillole per neofiti
Le piante grasse, con la loro straordinaria resistenza e bellezza, sono tra le più amate da chi coltiva piante in casa o in giardino. Sono spesso consigliate a chi non ha il pollice verde. Tuttavia, nonostante la loro fama di "piante facili", è molto comune commettere errori che possono comprometterne la salute.
In base alla mia esperienza e agli aiuti che mi chiedete posso fare un elenco abbastanza esaustivo:
1. Irrigazione eccessiva
Il nemico numero uno. Troppa acqua può provocare marciume radicale e la morte della pianta. Irriga solo quando il substrato è completamente asciutto e usa vasi con fori di drenaggio evitando che l'acqua ristagni nel sottovaso.
2. Uso di un terreno sbagliato
Terreni troppo ricchi di sostanze organiche trattengono umidità e favoriscono marciumi. Usa un mix drenante, composto da sabbia, pomice e terriccio per cactacee ed altri inerti che permettono una rapida asciugatura.
3. Mancanza di luce solare
Posizionare le piante grasse in zone poco luminose o dentro casa causa crescita debole e deformazioni (eziolamento). In inverno assicura almeno 6 ore di luce solare diretta al giorno, in estate invece attenzione alle scottature.
4. Temperature inadatte
Esposizione a basse ma anche alle alte temperature può danneggiare le piante. Proteggile in inverno, in base al genere puoi trovare la temperatura minima sopportata in questo post, in estate ricordati che pur sopportando alte temperature è fondamentale che l'ambiante sia areato.
5. Non rispettare i periodi di riposo
Le piante grasse hanno un periodo di riposo vegetativo sia in inverno che in estate, è una sorta di letargo che serve alla pianta per sopravvivere in salute. In inverno, riduci o sospendi le irrigazioni drasticamente le irrigazioni quando le minime stanno sotto i 10gradi e in estate sopra i 30 gradi di minima. Ricordati che non rispettare il riposo della pianta influenza e può compromettere la loro salute.
6. Non Rinvasare abbastanza frequentemente
Se coltivata in vaso il terriccio dopo alcuni anni si satura sia a livello chimico che strutturale, il pane di terra diventa compatto e non assorbe più uniformemente l'acqua. Rinvasale ogni 2-3 anni, e usa terriccio adatto.
7. Ignorare parassiti e malattie
Afidi, cocciniglie, ragnetto rosso e funghi possono compromettere la salute della pianta a volte anche velocemente. L'osservazione, come dico spesso, è l'arma più importante del giardiniere. Controlla regolarmente le piante, soprattutto negli apici e tra le coste tra le spine, usa trattamenti solo se realmente necessari per ridurre il rischio di creare resistenze ed eventualmente ruota i principi attivi.
8. Nutrizione
Strettamente legato al terriccio, che deve essere di qualità ed al rinvaso, c'è l'aspetto della fertilizzazione. Molti dicono che non c'è bisogno di fertilizzare e concimare le piante grasse, ma è una informazione scorretta, piuttosto è vero che hanno bisogno di concimi poco azotati, l'ideale è usare un rapporto di 1:2:3 o 1:2:4 di concime N:P:K (Azoto, Fosforo e Potassio). Ma in generale la nutrizione prevede l'apporto di macro e microelementi indispensabili che potremmo non riuscire a rendere fruibili nella composta che usiamo.
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In foto uno scorcio dei bancali nella mia serra
La Coltivazione | 21-05-25 15:58 | Visite: 147