Chi sono [1]

Le mie esperienze

l'inizio di una passione...

Ciao, sono Sergio!

Mi piace definirmi un informatico "rubato" all'agricoltura perché preferisco stare all'aria aperta e sporcarmi le mani piuttosto che programmare dietro una scrivania.

Sin da piccolo, i tanti anni di scoutismo mi hanno fatto apprezzare ed innamorare della natura e ancora oggi mi emoziono ogni volta che sento l'odore della terra bagnata.

La mia infantile curiosità nei confronti di ciò che mi circonda mi ha avvicinato al mondo del verde ed in particolare delle piante grasse. Presto questo interesse è diventato una vera e propria Passione! (O una malattia come dicono alcuni...)

Se osservate con attenzione non si può non rimanere sorpresi ed intrigati dalle caratteristiche e dalle particolarità, allo stesso tempo così naturali e straordinarie, che le piante grasse ci regalano. Collezionarle è un pò come avere un microcosmo in casa, un piccolo museo in cui poter osservare queste meravigliose piante "scolpite" dalla natura in millenni di evoluzione. Vere e proprie opere d'arte vive di cui prendersi cura. 

Dal 2009, raccolgo le mie esperienze, i miei sbagli, quello che sto imparando in questo blog con la speranza che diventino utili appunti, o un semplice spunto per chi, come me si avvicina a questo mondo (del cactus!).

Premetto che questa non vuole essere una guida ma solo una piccola raccolta delle mie esperienze fatte sino ad ora sul campo perciò prendetele come tali e non come un ‘manuale d’uso’.

Come quasi tutti i neofiti ho iniziato un pò per caso verso i 18 anni, da un vaso di 50 cm con alcune cactee comuni del supermercato e altre recuperati da vasi dei nonni. In pochi mesi ho ‘invaso’ una aiuola in giardino.

Il primo fallimento è arrivato con le prime piogge autunnali, ancora non conoscevo bene modalità di irrigazione e le caratteristiche del terreno. E’ stato inevitabile vedere le piccole piante marcire. Le più robuste hanno resistito, salvate da una tettoia costruita velocemente per ripararle dall’acqua. Alcune le ho ancora oggi.

Solo dopo molto tempo mi resi conto che era indispensabile per la loro sopravvivenza il giusto rapporto tra acqua, luce e composizione del terreno. Questo per quanto riguarda la sola ‘sopravvivenza’ ma a me interessava non solo farle sopravvivere ma vederle crescere sane e robuste.

Iniziai a documentarmi. Il gioco più difficile era quello di assegnare loro i nomi… compito arduo anche per gli esperti visti ormai gli ibridi in circolazione, inoltre, la nomenclatura è resa spesso complicata dal fatto che ogni pianta ha spesso più nomi questo perché di tanto in tanto uno scopritore si sveglia e assegna il proprio nome a quella che secondo lui è una nuova varietà…
Grazie agli appassionati consigli di colui che ancora oggi è il mio più caro ‘maestro’ e collezionista che mi procurava grandi varietà di piante la mia piccola passione stava velocemente prendendo corpo. Con grande pazienza cercavo di catalogare e fotografare le prime piante e chiamarle per ‘nome’ con grande stupore dei miei conoscenti (e qualche risata per questa passione senza dubbio fuori dal comune).  In realtà non conoscendo il latino e il greco alcune pronunce erano, e sono tuttora, a dir poco vergognose.

La mia passione aumentava pianta dopo pianta insieme alla curiosità di scoprire nuove specie sempre diverse, era un po' come quando da bambino si collezionavano le figurine dei calciatori.

Mi son sempre chiesto il perchè di questa passione (bizzarra per alcuni) proprio per le piante grasse? Almeno per quel che mi riguarda la risposta è semplice: è ogni volta sorprendente vedere e poter toccare con mano come la natura si sia evoluta in maniera così diversa tra le specie. La biodiversità tra le specie di grasse infatti è ben visibile e apprezzabile da chiunque anche senza particolari conoscenze specifiche. L'amore per la natura ha fatto il resto...

 

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Chi sono | 25-08-13 09:38 | Visite: 899