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Stratificazione e Scarificazione dei semi

Come aumentare e velocizzare la germinabilità dei semi

Per migliorare la germinabilità dei semi ed interrompere la dormienza.

La dormienza è lo stato in cui si trova un seme o un embrione che, pur in condizioni favorevoli alla germinazione, è incapace di germinare. La dormienza è una caratteristica evolutiva che le piante hanno adottato per allungare i tempi di riproduzione e per aspettare il momento migliore per poter generare una nuova vita aumentanfo così la finestra temporale per avere le migliori condizioni.

In natura la dormienza si disattiva con il passaggio dalle temperature fredde invernali a quelle primaverili, con gli agenti atmosferici e con l'ingestione dei semi da parte degli animali.

Esistono diverse tecniche per cercare artificialmente di sbloccare la dormienza e facilitare la germinazione dei semi, le principali sono: la Scarificazione e la Stratificazione. 

 

SCARIFICAZIONE

La scarificazione consiste principalmente nel consumare o indebolire il rivestimento esterno del seme in moda che diminuisca la sua impermeabilità e possa assorbire l'acqua. Può essere di tre tipi: fisica, chimica o meccanica.

Scarificazione chimica: si immergono i semi in una soluzione acida (solitamente acido solforico al 96%). Dopo una durata di immersione che dipende dalla specie dei semi e dallo spessore del tegumento, questi devono essere risciacquati.  In alternativa all'acido solforico si possono usare ormoni come le gibberelline (es: Acido gibberellico GA3), ho usato questo metodo con buoni risultati.

Questo procedimento cerca di imitare quello che avviene in natura quando gli animali mangiano i frutti e quindi i semi, attraversano gli acidi dei loro apparati digetenti e poi vengono espulsi con le feci.

Altri coltivatori, infine, suggeriscono di utilizzare alcool o acqua ossigenata nella pulizia dei semi per neutralizzare le sostanze fenoliche che inibiscono la germinazione.

 

Scarificazione termica: si ottiene immergendo i semi in acqua tiepida/calda lasciandoli successivamente ammollo per 12-24 ore al fine di ammorbidire il tegumento e favorire l’imbibizione.

Altro coltivatori suggeriscono di tenere al sole almeno una estate i semi, altri invece in frigo per qualche settimana.

 

Scarificazione meccanica: è la tecnica più usata per i semi grandi almeno 3mm perché più sicura.

Consiste nel consumare e diminuire lo spessore del tegumento esterno sino ad indebolirlo con della carta abrasiva o limette per unghie. Un metodo fai da te consiste nel rivestire un cilindro di carta vedrata e shakerare i semi all'interno. Io uso le custodie dei vecchi rullini forografici con carta vetrata a grana almeno 1000.

A volte bisogna ripetere l'operazione più volte o addirittura cercare di rompere il tegumento con una pinzetta ed uno spillo facendo attenzione a non intaccare l'embrione interno.

 

STRATIFICAZIONE

Questa tecnica serve per ridurre il fenomeno della “dormienza” dei semi che ne impedisce la germinazione e risvegliare il seme.

 

Stratificazione a freddo naturale o vernalizzazione:

Questa tecnica detta anche jarovizzazione, ideata da Trofim Denisov Lisenko, si attua semplicemente seminando verso novembre/dicembre i semi e lasciando che trascorrano l'inverno al freddo e dimenticarsi la vaschetta sino alla stagione successiva. Il trascorrere 2-4 mesi (o più) al freddo ed umido, ammorbidisce la cuticola del seme. Il seme quindi germinerà a primavera o comjnque quando sentirá il corretto rapporto tra ole luce/calore. 

In alternativa è possibile lasciarli in frigo per 2-4 mesi. Se si vuole agire più rapidamente si possono riporre nel freezer per pochi giorni. Lespansione volumetrica dell'acqua ghiacciata fa rompere il tegumento. Questo shock però potrebbe compromettere anche la germinabilitá dei semi.

 

 

Conclusioni: personalmente non amo usare prodotti chimici così pericolosi anche perché non avendo le competenze (sono un informatico e non un chimico) non saprei come trattarli in completa sicurezza, per non parlare poi dello smaltimento anche se probabilmente per piccole quantità sarebbe un problema trascurabile.

Detto questo, mi son costruito un piccolo macchinario che non fa altro che muovere su e giù un piccolo cilindro rivestito di carta abrasiva nel quale inserisco i semi. Lasciandolo acceso dai 20 ai 30 minuti l'azione meccanica dello sfregamento dei semi consuma il tegumento facendo in pochi minuti quello che il vento e l'acqua in natura farebbero in diversi mesi.

 

 

 

Ecco a titolo di esempio alcune specie,quelle che mi vengono in mente, che devono essere scarificate prima della semina:

Echinocactus horizonthalonius, Austrocactus dursenii,

Austrocactus intertextus, Echinocactus Parryi, Echinomastus mariposensis,

Navajoa peeblesia, Sclerocactus glaucus, Sclerocactus havasupaiensis, Tephrocactus geometricus, Toumeya papyracantha, Mammillaria theresae ...

 

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seme_germ_ruotato.jpg

Articoli | 07-11-22 11:21 | Visite: 1K

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