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Graptoveria 'Opalina'

La pianta della settimana

Famiglia: Crassulaceae 

Origine: Messico (America del Nord)

Etimologia: In nome opalina deriva dalla somiglianza del colore delle foglie con il minerale opale che ha una lucentezza vitrea. In realtà trattasi di una cultivar ovvero di un ibrido derivato da Echeveria colorata x Graptopetalum amethystinum creata da Roberto Grim e pubblicata nel 1988.

Nomi comuni: spesso in vendita come 'blush' (arrossire) anche se in realtà trattasi di un altro ibrido simile

Descrizione: Pianta succulenta formata da rosette con foglie strette e lunghe sino a 6cm di colore blu-verde con variegature rosa/rosse sulle punte e sui margini quando coltivate in pieno sole. In tarda primavera appaiono le infiorescenze con fiori gialli e arancioni al centro.

Coltivazione: Coltivare in vaso o in piena terra con terreno ben drenante. Coltivare in posizione molto luminosa o pieno sole. Se coltivata all'obra tende ad allungarsi per cercare la luce ed assume colorazioni sbiadite. Irrigare moderatamente nella stagione vegetativa e lasciare quasi asciutta in inverno. Resiste a brevi gelate se mantenuta asciutta. 

Riproduzione: facile per talea di foglia, basta staccare in primavera/estate le singole foglie e poggiarle su substrato soffice tenuto leggermente umido

 

Altre foto da Google

GraptoveriaOpalina_flw.jpg Graptoveria_Opalina.jpeg

Articoli | 12-09-16 07:34 | Visite: 6K

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