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Pachypodium saundersii

La pianta della settimana. Scheda tecnica

Famiglia:Apocynaceae

Genere:  Pachypodium

 

Sinonimia:Pachypodium lealii subsp. saundersii

 

Nomi comuni: Pachipodio di Saunders

 

Origine: È diffusa in Sudafrica (Zimbabwe meridionale e Sud Africa orientele), sui monti Lebombo ed in altre aree delle regioni di KwaZulu-Natal, Mpumalanga e dello Swaziland. Vive in zone boschive asciutte tra le rocce e sotto altri arbusti.

 

Etimologia: il nome del genere deriva dalla parola greca pachэs (grosso) e podуs (piede) per via del fusto rigonfio alla base. Il nome della specie deriva dall'inglese Sir Charles James Saunders, amministratore della provincia dello Zululand, che sped ai Kew Gardens di Londra che descrisse circa 400 specie di piante, di cui molteportano il suo nome.

 

Descrizione: E' una pianta succulenta pachicaule arbustiva geneticamente correlata ai generi Adenium e Plumeria. La base del fusto (caudice) delle piante adulte è quasi sferica, larga fino ad un metro, serve per immagazzinare l'acqua. Il fusto cresce sino a 1,5 metri di altezza ed ha la corteccia liscia, di colore beige-grigio cenere, rugosa o squamata nel periodo secco.

 

Dal fusto dipartono molti rami contorti e spinosi. Le spine sono lunghe e diritte, al cui apice compaiono le foglie e i fiori. Le foglie sono obovate, ondulate e decidue.

I fiori sbocciano in tarda estate all'apice dei rami, sono vistosi, larghi circa 5 centimetri, di colore bianco, spesso sfumati di rosa o viola sulla parte esterna della corolla.

 

 

Coltivazione: Abbastanza facile, probabilmente è tra i Pachypodium sudafricano più facili e veloce da coltivare. Richiede posizione molto luminosa, anche pieno sole,  ma nelle ore più calde delle giornate estive meglio una leggera ombreggiatura. E' una specie estremamente resistente al caldo ed alla siccitа ma al contrario non tollera bene temperature inferiori ai 10°C, per cui nei nostri climi deve essere coltivata in vaso per poter essere ricoverata all'interno in inverno. 

Nel periodo vegetativo, da marzo a settembre, ha perт bisogno di costanti irrigazioni ma è meglio lasciare asciugare completamente evitando ristagni. Peer questo richiede un terriccio poroso e molto ben drenante. In inverno le annaffiature vanno ridotte o sospese se la pianta è posta in ambiente non riscaldato, per permettere alla pianta di perdere le foglie ed entrare in riposo vegetativo (dormienza).

Richiede rinvasi frequenti (anche ogni anno) per garantire un buon apporto di sostanze nutritive e si consigliano concimazioni a basso contenuto di azoto nella stagione vegetativa. In primavera si possono cimare gli steli si promuove per favorire una maggiore ramificazione. 

 

Propagazione: Le parti tagliate radicano in primavera se interrate in torba e sabbia mantenuta umida originando nuove piantine.

 

 

 

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Articoli | 05-04-19 08:13 | Visite: 5K

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