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Devo trapiantare il mio E. grusonii?

La rubrica dei consigli

Valentina mi scrive una mail a info@unsitodelcactus.it per chiedermi consigli sul suo "cuscino della suocera":

Buongiorno, sono iscritta da pochi giorni a unsitodelcactus e devo farle i miei complimenti.Un sito piacevole, interessante e molto utile. La disturbo per chiederle un consiglio...a Natale mi è stato regalato questo bel grusone,come può vedere dalle foto ha in alcuni punti delle "crosticine".Non ho esperienza per capire se sono normali segni del tempo o se è malato. Approfitto anche per chiederle se secondo lei in primavera devo cambiare il vaso con uno un po' più grande... La ringrazio per la sua eventuale risposta

Valentina

 

Risposta:

Ciao Valentina, grazie dei complimenti. 

Partiamo dalla seconda domanda che é più semplice. La dimensione del vaso sembra adeguata, un'ulteriore stagione riuscirebbe a farla tranquillamente. Se però é da molti anni nella stessa terra, se hai notato un rallentamento della crescita, o semplicemente vuoi rinnovare la terra per farlo crescere un po' più rapidamente allora puoi trapiantarlo in una ciotola solo leggermente più ampia (esempio 5cm di diametro in più).
Il vaso va dimensionato in base al volume delle radici piuttosto che alla dimensione della pianta. Deve poter accogliere tutto l'apparato radicale comodamente, se è troppo grande la terra rimarrà umida a lungo perchè la pianta "beve" dalle sue radici.

Per trapiantarla, visto che l'operazione é molto "spinosa", l'Echinocactus grusonii ha una robusta spinagione, puoi capovolgerlo su un pezzo di polistirolo. Una volta che é a testa in giù rimuovi il vaso e pulisci accuratamente tutto l'apparato radicale con una bacchetta, non deve rimanere terra vecchia.

Rimuovi eventuali radici secche con le forbici. Prepara un mix di terriccio ben drenante di buona qualità visto che dovrá stare li per altri due o tre anni. Riempi la ciotola con uno strato di pietrisco grossolano di 2cm e riempi per 1/3 col terriccio. Capovolgi l'Echinocactus grusonii sulla ciotola, riempita solo parzialmente, aiutandoti con il polistirolo (o giornali o stracci) nel vaso e riempi col resto del terriccio cercando di far entrare bene la terra tra le radici. 

Lascia almeno 1 cm tra il bordo del vaso e la superficie della terra assicurandoti che il colletto della pianta (parte tra le radici ed il fusto) sia allo stesso livello della terra.

Non innaffiare per almeno 1 o 2 settimane così da dare il tempo alle ferite nelle radici di cicatrizzare.

Passiamo ora alla prima domanda. Dalle foto ahimé non si vede bene, difficile fare quindi delle diagnosi precise. Le cause più  comuni di ferite secche potrebbero essere dovute alle spine di altre piante cresciute molto vicine, in questo caso non c'é alcun motivo di preoccuparsi.

Se invece con uno stecchino si tolgono potrebbe essere  cocciniglia a scudetto, ma non sembra questo il caso. Più spesso possono essere macchie fungine ormai guarite dovute ad eccessi di umidità. Anche in questo caso se sono asciutte e non aumentano non c'é problema. Se proprio vuoi stare tranquilla puoi nebulizzare un fungicida rameico in primavera e in autunno. 

Spero di esserti stato d'aiuto. Continua a seguirmi per non perderti nessun nuovo consiglio!

Buona coltivazione.

 

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Articoli | 12-02-21 13:12 | Visite: 1K

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