Nome scientifico: Sulcorebutia arenacea

Famiglia: Cactaceae

Genere: Sulcorebutia

Specie: arenacea

Etimologia: Il genere sulcorebutia è stato creato da Backeberg per identificare piante simili a Rebutia ma diversa per vari caratteri botanici. Era così chiamato a causa delle depressioni sopra le areole lunghe e sottili della pianta. La specie arenacea deriva dalla colorazione chiara che ricorda la sabbia.

Origine: Bolivia (dipartimento di Cochabamba)

Descrizione: Questa specie, scoperta intorno al 1960, si tratta di un piccolo cactus a volte solitario, ma più spesso forma cuscini alti 4 cm e 5 cm. di diametro, anche di più in coltivazione. Gli steli sono completamente ricoperti da tubercoli disposti in circa 30 spirali, ciascun tubercolo ha un'areola ellittica, color crema con sei o sette paia di spine radiali molto corte rivolte lateralmente o verso l'esterno.

Una spina dorsale di 5 mm di lunghezza è invece rivolta verso l'alto.  Tutte le spine sono bianche, dando alla pianta l'impressione di essere stata cosparsa di sabbia.

I fiori sono sono di un bel arancione o giallastro e sono lunghi circa 3 cm e spuntano dalle ascelle dei tubercoli vicini al colletto in tarda primavera.

Coltivazione: Richiede terriccio ben drenante altrimenti è soggetta a marciumi. Posizionare in luogo luminoso per mantenere forma e spinagione compatta. Innaffiare in primavera ed in autunno. Non tollera il caldo eccessivo in estate  per questo è meglio proteggerla in estate a mezz'ombra e in un luogo ventilato diminuendo le irrigazioni perchè tende ad andare a riposo. In inverno lasciare asciutta e ricoverare a temperature minime non inferiori di 3 gradi (a condizioni di bassa umidità e completamente asciutta resiste a brevi gelate).
Dal momento che non ha il grande fittone caratteristico del suo genere, può essere coltivato in un vaso ampio ma poco profondo.

Riproduzione: può essere facilmente propagato da germogli basali.  

Foto di @cactus_senlleiros