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Pianta sofferente o malata. Cosa fare?
La guida completa con le foto.
Molti mi scrivono per chiedermi come comportarsi con piante non in piena forma, ingiallite, mummificate, che faticano a crescere.
Per questo motivo scrivo questa guida che potrebbe valere nella maggioranza dei casi.
Appena ci accorgiamo che una pianta sta soffrendo é il caso di agire. Anche se in emergenza lo si può fare sempre il periodo migliore per farlo é la primavera, le temperature iniziano ad essere miti e le piante reagiscono meglio.
Ecco i passi da seguire:
a) Tutto inizia come al solito con l'osservazione. Il promo strumento di tutti i bravi giardinieri non sono le forbici ma sono gli occhi!
La prima cosa da fare é infatti verificare che non ci siano marciumi o attacchi di patogeni sul fusto. Verificare ls presenza di macchie, a volte serve attenzione per controllare tra le coste strette o nella spinagione fitta, posto ideale per gli insetti.
b) se esternamente sembra tutto ok allora bisogna necessariamente svasare la pianta e ripulire completamente le radici da tutta la terra. Questa operazione è delicata ma necessaria, rocordiamoci che l'apparato radicale é la parte della pianta da cui prende il nutrimenti. Spesso la terra, soprattutto se inadatta e torbosa si compatta e si stacca con difficoltà. Non importa se qualche radice di rompe ma l'importante é arrivare al colletto nudo. Io, per farlo, uso uno spazzolino da denti con setole dure.
C) una volta che é stato ripulito completamente tutto si osserva bene colletto e radici. Anche qui non devono esserci segni di parassiti o marciumi. Se troviamo macchie brune nei vasi linfatici dobbiamo scavare sino a trovare la polpa sana. Eliminare radici morte e secche. Accorciare le radici sane.
D) molto spesso é necessario tagliare di netto il fusto per arrivare s trovare i fasci completamente sani e puliti. Il tagli deve essere il più netto possibile ed eseguito con strumenti sempre disinfettati (alcool o candeggina possono fare al caso nostro).
Se siamo nella brlla stagione il taglio si asciugherá nel giro di poche ore, altrimenti potrebbe essere necessario applicare nel taglio cannella, zolfo e rame per facilitare la cicatrizzazione e sfavorire indorgenza di funghi.
E) lasciamo asciugare in posizione areata per almeno 3/4 settimane, normalmente jon uso ormoni radicanti.
F) facciamo radicare su substrato poroso, possibilmente tra la pianta e il substrato mettiamo uno strato di 1cm di pomice o zeolite. La posizione migliore è una posizione luminosa e calda ma non al sole diretto.
G) bagnare da sotto, tenendo il substrato leggermente umido. La pianta sente l'umido e cercherá di emettere radici per raggiungerla. Se vediamo che il fusto si disidrata troppo, soprattutto in estate, si può nebulizzare al mattino e alla sera.
H) nel giro di qualche settimana sollevando la pianta ci dovremmo accorgere se si é ancorata al terreno ed ha quindi rmesso nuove radici. In questo caso può essere rinvasata nel vaso definitivo e trattata come le altre.
Alcune piante possono sviluppare le radici anche dopo un anno dal taglio quindi non scoraggiamoci al primo insuccesso.
Curioso di sapere a distanza di un anno come è andata? leggi qui >>>
Buona coltivazione!
Malattie e Cure | 14-04-23 09:11 | Visite: 1K
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