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Tephrocactus alexanderi

La pianta della settimana. Scheda tecnica

Famiglia: Cactaceae

GenereTephrocactus

Speciealexanderi

Etimologia: Tephrocactus deriva dal greco 'tephra ' - 'cenere', che si riferisce alle sfumature grigiastre dell'epidermide. La specie venne data in onore del botanico britannico Wilfred Backhouse Alexander (1885-1965)

SinonimiaOpuntia alexanderi, Tephrocactus alexanderi var. bruchii , Opuntia alexanderi var. bruchii ,Tephrocactus bruchii ,Tephrocactus alexanderi var. subsphaericus ,Opuntia alexanderi var. subsphaerica , Tephrocactus subsphaericus , Tephrocactus alexanderi subvar. brachyacanthus , Opuntia bruchii f. brachyacantha, Tephrocactus alexanderi subvar. macranthus, Tephrocactus halophilus, Tephrocactus microsphaericus, Tephrocactus riojanus, Opuntia riojana

Nomi comuniPalla d’ India

Origine: Si trova nelle province di La Rioja e Salta, Argentina.

 

Habitat: Questa specie cresce e fiorisce in un ambiente molto secco su terreno roccioso, dove poche altre piante possono sopravvivere.

Descrizione: Cactacea di piccola taglia, formata da pale simili a quelle della Opuntia ma con fusti sferici o semiglobulari spinosi.

I segmenti dei fustisono alti da 2 a 5 cm, ma normalmente da 2 a 3 cm, globosi (simili a palline da golf della varietà bruchii), ovoidali o leggermente cilindrici, tubercolati, di colore verde grigiastro, ricoperto di spine. I segmenti si staccano facilmente, in natura questo consente la moltiplicazione.

Le areole sono piccole, rotonde, se ne contano da 30 a 60 o più per segmento e si estendono fino alla base, la maggior parte con spine.

Ogni areola ha da 4 a 15, lunghe fino a 4 cm, bianche alla base, scure (nere) nella punta, diventano grigio opaco con l'invecchiamento.  In primavera produce fiori grandi bianco rosati. Se impollinati si forma un frutto rosso obovoide di 2 cm

Coltivazione: E' abbastanza facile da coltivare anche in zone fresche in inverno ma è incline a marciume se irrigato troppo frequentemente. Necessita di vasi profondi e un terriccio minerale ben drenante. Predilige un'esposizione in pieno sole, ma va protetta dal caldo e dal sole eccessivo in estate. In inverno lasciare all'asciutto in una zona areata, tollerano il gelo fino a -5°C. Lo svernamento al freddo induce la pianta a creare boccioli per la fioritura primaverile.

Propagazione: I semi sono estremamente difficili da germinare e vanno scarificati. Questo in natura avviene grazie al fatto che gli animali mangiano i frutti dolci e succosi e gli acidi dello stomaco scarificano i semi che una volta espulsi potranno germinare.
In coltivazione si moltiplica per talea di segmento o per innesto per accelerare la crescita.

 

Foto di @green.life (instagram)

Tephrocactus_alexanderi.JPG

Articoli | 05-01-23 09:27 | Visite: 996

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